Questo articolo ti aiuterà a capire meglio come affrontare questa condizione molto comune che affligge persone di ogni età.
Della prima categoria fanno parte tutti quegli infortuni dove in seguito ad un trauma più o meno importante viene compromessa una o più strutture del ginocchio. Fra queste le più comuni sono i menischi, i legamenti, la capsula e le ossa stesse.
Del secondo grande gruppo di patologie fanno parte invece tutte quelle condizioni dove apparentemente non c’è una vera e propria causa scatenante e il dolore spesso insorge in maniera graduale. Qui troviamo le tendinopatie, le condizioni degenerative come l’artrosi e le patologie reumatiche e infiammatorie.
Come accennato nel paragrafo precedente, le varie strutture che compongono il ginocchio possono lesionarsi in seguito ad un trauma come ad esempio una caduta con gli sci o un contrasto durante una partita di calcio. Ciò avviene quando l’evento scatenante è particolarmente violento o quando l’articolazione si trova in una posizione sfavorevole all’assunzione del carico.
La lesione più conosciuta è sicuramente quella del legamento crociato anteriore. Essa avviene quando il ginocchio è sottoposto a forze esterne molto importanti che la muscolatura non è in grado di sostenere. L’energia si riversa quindi tutta sul legamento che non riuscendo a sopportarla si rompe. In questo caso la terapia può essere di tipo conservativo o chirurgico, in base alle specifiche esigenze del paziente. Si tende infatti ad operare giovani atleti che praticano sport ad alto rischio come lo sci alpino, il calcio o la pallamano e a trattare conservativamente (ossia senza intervento chirurgico) persone che non hanno l’esigenza di praticare sport ad alta intensità. In entrambi i casi è richiesto un periodo intenso di riabilitazione che varia dai 6 ai 9 mesi, in cui viene fatto assieme al terapista specializzato un recupero completo dell’articolarità, della forza e della stabilità del ginocchio in funzione delle richieste sport-specifiche della persona.
Altri tipi danneggiamenti traumatici sono quelli meniscali. In questo caso è necessario valutare l’entità e la tipologia di lesione e scegliere la terapia più adeguata. Spesso la soluzione è chirurgica e in questo caso il menisco può essere ricucito nel suo punto di frattura o parzialmente asportato. Per quanto riguarda la riabilitazione essa sarà molto più breve rispetto a quella del crociato (1-2 mesi prima del ritorno alla pratica sportiva), ma richiede anch’essa di essere seguita da un professionista del settore per evitare di incorrere in complicazioni o deficit nel recupero della massima funzione.
Per quanto riguarda il gruppo delle patologie che riguardano il tessuto osseo si fa riferimento alle lussazioni e alle fratture. In entrambi i casi è fondamentale valutare tramite un’indagine strumentale se il trauma ha coinvolto anche altre strutture come nervi e vasi e ovviamente i tessuti molli descritti in precedenza. In questi casi fare una prognosi descrivendo modalità di intervento e tempistiche non avrebbe senso perché ogni lesione è unica e richiede trattamenti differenti. Ciò che risulta però fondamentale è affidarsi sempre in seguito alla terapia medica ad un terapista della riabilitazione che grazie alla sua esperienza sarà in grado di farti tornare alla tua attività sportiva sportiva in sicurezza e con il massimo della prestazione.
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In caso di prolasso, gli organi si abbassano a causa di una debolezza dell'apparato di supporto (legamenti, tessuto connettivo, pavimento pelvico). A seconda dell'entità dell’abbassamento, si parla di prolasso intestinale, vescicale o uterino.
Quando l'utero si abbassa tende a spostarsi verso il basso nella pelvi. In casi estremi, può anche uscire parzialmente o completamente attraverso la vagina.
Se il pavimento pelvico non svolge correttamente i suoi compiti si può andare incontro a vari problemi. Uno di questi è l'incontinenza. Si parla di incontinenza quando ci sono perdite involontarie di urina, feci o gas.
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Come faccio a migliorare la mia prestazione sui 5000 metri?
La corsa è uno degli sport più antichi e semplici che esistano, basta calzare un paio di scarpe (il grande Abebe Bikila ci ricorda che non servono neanche quelle) e iniziare a correre. Per alcuni può sembrare un’attività noiosa e faticosa, per altri invece è una passione o semplicemente un modo per stare in compagnia. Per me correre è molto di più.
La corsa è uno sport che attira sempre più persone nel mondo, tutti possono farlo, dal bambino all’anziano, basta comprare un paio di scarpe e partire.
Quante volte ti sarà capitato di fare fatica ad addormentarti, di svegliarti più volte nel cuore della notte, di stare ore sdraiato a letto senza riuscire a prendere sonno. La mattina dopo ti senti esausto ed hai la sensazione di non aver riposato per nulla.
Tanti sono spaventati da questa patologia, subito si pensa all’operazione chirurgica come unica alternativa ma, in realtà, chi sa veramente cosa significa avere un’ernia del disco?
Visto che probabilmente non siete i soli ad esservi già trovati in una situazione simile, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su questo argomento.
Il mal di schiena è un problema molto comune e diffuso, una patologia che colpisce circa l’80% della popolazione almeno una volta nella vita. Quindi, se anche tu hai sofferto o stai soffrendo di mal di schiena, non farti prendere dal panico, non sei solo!
Molto probabilmente fai parte di quel 25% della popolazione che soffre di dolore non traumatico di ginocchio, uno dei principali disturbi che affligge le persone sopra i 40 anni.
Dobbiamo ricordarci che il nostro corpo ha un’innata capacità di rigenerarsi, dobbiamo solo metterlo nelle condizioni giuste per farlo. Il tessuto osseo è infatti in continua trasformazione e si adatta in base agli stimoli che riceve.
In questo breve articolo cercherò di fare un po’ di chiarezza su una delle patologie croniche più comuni nella società moderna: l’artrosi.
Ti sei sicuramente chiesto in più occasioni come e quando sia opportuno fare lo stretching, con quali modalità e tempistiche sia corretto eseguire gli esercizi o ancora quale sia effettivamente lo scopo dell’allungamento muscolare.
È vero che correre non fa bene alla schiena? Devo smettere di correre se ho mal di schiena? Correre mi rovinerà la schiena?
Le scarpe sono sempre servite a proteggere i piedi dal freddo e da superfici pericolose, e per aumentare il nostro confort.