La pubalgia è una lesione cronica dell’inguine. In questa condizione sono interessate tutte le strutture di questa regione, quindi i tendini della muscolatura addominale e della muscolatura adduttoria e flessoria dell’anca, la cartilagine del pube e le ossa come femore, osso sacro e coccige.
Solitamente il sintomo più comune che viene riportato è un dolore unilaterale situato nella parte inferiore dell’addome o nell’inguine. Questo fastidio viene indicato come profondo e tagliente, che si può irradiare lungo la gamba o in alto verso l’addome. Solitamente cessa a riposo e si inasprisce con l’attività.
La pubalgia si sviluppa principalmente negli sportivi, spesso in seguito ad una storia di sovraccarico. Le attività principalmente colpite sono il calcio, l’hockey e la corsa di resistenza. I fattori che predispongono a questa patologia sono lo scompenso muscolare fra la muscolatura aduttoria e addominale, un’asimmetria della sinfisi pubica, la presenza di altre patologie in quella regione e una storia di infortunio in quella zona.
Ogni persona è diversa, per questo la riabilitazione dev'essere strutturata in maniera individuale.
Qui trovi gli strumenti che il fisioterapista utilizza per risolvere la tua problematica.
L’intervento riabilitativo consiste in una prima fase di riposo e scarico delle strutture lesionate alla quale segue un periodo di ripresa graduale del carico. Nel corso della riabilitazione ci si concentrerà poi sul rinforzo della muscolatura addominale e di quella dell’anca in modo da favorire il ripristino dell’armonia fra i due compartimenti. Nelle fasi finali il paziente verrà esposto alle gestualità richieste dal suo sport per favorire un ritorno in campo senza rischi. L’intero percorso riabilitativo può protrarsi oltre i 3 mesi.
Ogni paziente può essere visto come un atleta che deve ritornare in campo. In seguito a un infortunio o a una problematica che ha compromesso le attività quotidiane della persona, bisogna ritrovare le forze per tornare alle prestazioni di prima.
La terapia manuale secondo Maitland è un concetto basato sul modello bio-psico-sociale che enfatizza il ragionamento clinico, ossia quel processo di analisi e valutazione del paziente che consente di stabilire la natura del problema e la via più breve ed efficace per risolverlo.
La lombalgia è una patologia muscolo-scheletrica molto comune che interessa almeno una volta nella vita l’80% della popolazione.
Si tratta di un infortunio della colonna vertebrale caratterizzato dalla rottura di una o più vertebre.
Il “Colpo della strega” non è una vera e propria patologia ma una condizione in cui il paziente avverte un dolore acuto alla colonna vertebrale, più frequentemente in zona lombare o cervicale.
La sciatica è il risultato di un’irritazione del nervo ischiatico. Esso è il nervo più grande del nostro corpo e origina nella parte bassa della schiena...
È una condizione che si verifica quando la parte gelatinosa (nucleo polposo) contenuta all’interno del disco intervertebrale (disco che si trova tra le singole vertebre) fuoriesce dalla sua sede naturale.
La spondilite anchilosante è una patologia degenerativa di origine reumatica che interessa la colonna vertebrale e l’apparato muscolo scheletrico in generale.
Il morbo di Scheuermann è una patologia tipica dell’età evolutiva ed è caratterizzata dall’ alterazione di alcune vertebre dorsali (le vertebre prendono la forma di un cuneo) che causa una forte cifosi dorsale (dorso curvo).
Il colpo di frusta è un evento traumatico che interessa la colonna cervicale.
Per vertigini si intende una sensazione di movimento del corpo o dello spazio circostante in assenza di reale movimento.
La cervico-brachialgia, come dice il nome stesso è una condizione medica caratterizzata da dolore al collo e dolore a uno o a entrambi gli arti superiori.
La distorsione di caviglia è un evento traumatico acuto a carico dell’articolazione della caviglia che comporta una perdita temporanea e incompleta dei rapporti articolari tra i due capi ossei.
Si tratta di una patologia degenerativa che interessa un nervo sensitivo che si trova tra il terzo e il quarto dito del piede.
La tallonite è una condizione infiammatoria caratterizzata da dolore al tallone.
Si tratta di una condizione caratterizzata dalla formazione di uno sperone osseo (la spina calcaneare appunto) sul tallone.
La fascite plantare è una patologia che interessa la fascia plantare ovvero una banda di tessuto che parte dal tallone e decorre lungo tutta la pianta del piede.
Tra le tendinopatie più frequenti troviamo quella del tendine d’Achille. Il tendine d’Achille è il tendine più largo e resistente del corpo umano.
Con il termine Sindrome femoro-rotulea si intende in generale un dolore che deriva dall’articolazione femoro-rotulea/ patello-femorale o dai tessuti molli circostanti.
Le fratture a carico della gamba (tibia e perone) sono fra le più comuni dell’arto inferiore. Esse avvengono in seguito ad un trauma ad alta energia che coinvolge la gamba.
La tendinopatia rotulea è una sofferenza del tendine del quadricipite in risposta ad un sovraccarico o ad un processo maladattivo di riparazione del tendine.
Per comprendere bene di che patologia si tratti è necessario fare un breve cenno di anatomia. La tibia presenta nella sua parte alta e anteriore una prominenza detta tuberosità tibiale.
Il legamento crociato anteriore è una struttura fondamentale per garantire la stabilità del ginocchio. Si trova fra femore e tibia e fa si che essa non scivoli in avanti rispetto all’altro capo articolare.
I menischi (laterale e mediale) sono delle strutture fibrocartilaginee poste nell’articolazione del ginocchio che fungono da ammortizzatore fra tibia e femore.
La frattura del piatto tibiale è un infortunio complesso a carico del ginocchio dal momento che quest’articolazione supporta gran parte del carico del nostro corpo.
Per protesi di ginocchio si intende la sostituzione parziale o completa dell’articolazione fra tibia e femore.
L’artrosi è una patologia cronica molto comune dopo i 50 anni e può colpire tutte le articolazioni, in particolare anca, ginocchio e spalla.
La borsa è una piccola sacca contenente del liquido sinoviale posta fra i tessuti molli (muscoli o tendini) e le ossa. Lo scopo è quello di ridurre la frizione fra queste due strutture.
La sindrome del piriforme è una patologia muscolo-scheletrica che insorge quando il muscolo piriforme, a causa di un infortunio, infiammazione o mal funzionamento, irrita il nervo sciatico.
Per protesi totale di anca si intende la sostituzione completa delle due estremità articolari dell’anca ossia la testa del femore e l’acetabolo.
La coxartrosi è una forma di artrosi che colpisce tendenzialmente la popolazione sopra i 50 anni.
Una frattura di femore si presenta con un forte dolore nella zona di lesione, incapacità di mettere il peso sull’arto colpito, gonfiore ed ematoma.
Per fratture d’anca si intendono tutte quelle fratture che interessano la parte alta del femore oppure l’acetabolo (porzione del bacino che accoglie la testa del femore).
Ogni dito della mano ha la capacità di muoversi in flessione e in estensione attraverso un determinato range di movimento.
Il Tunnel Carpale è un tunnel anatomico, ossia una struttura di passaggio tra le ossa del carpo e il legamento carpale trasverso (struttura che si trova a livello del polso sulla superficie palmare).
Il nervo ulnare decorre all’altezza del gomito in una cavità molto superficiale (tunnel cubitale) e per questo motivo è ad alto rischio di traumi.
La borsite del gomito è una condizione infiammatoria che interessa la borsa sinoviale del gomito (piccola sacca contenente del liquido che si trova a livello delle articolazioni ed ha il compito di ridurre l’attrito e attutire gli urti).
L’epitrocleite del gomito è una condizione infiammatoria dei tendini che si inseriscono nell’epitroclea del gomito (sporgenza ossea della parte interna del gomito).
L’epicondilite del gomito è una condizione infiammatoria dei tendini che si inseriscono nell’epicondilo laterale del gomito (sporgenza ossea della parte esterna del gomito).
La frattura del gomito è un evento traumatico che determina la perdita di continuità articolare a livello di una, due o tutte e tre le ossa (ulna, omero e radio) che compongono il gomito.
La frattura di omero è una rottura dell’osso fra gomito e spalla. Essa solitamente è conseguenza di traumi fisici.
La protesi della spalla è un’articolazione artificiale che cerca di riprodurre più fedelmente possibile l’anatomia normale della spalla (una sfera su una superficie leggermente concava).
La lussazione della spalla è una condizione solitamente traumatica in cui la testa dell’omero fuoriesce dalla sua sede ordinaria, la cavità glenoidea.
L’artrosi è una patologia cronica molto comune dopo i 50 anni e può colpire tutte le articolazioni, in particolare anca, ginocchio e spalla.
La cuffia dei rotatori è un insieme di 4 muscoli (sovra spinato, infraspinato, sottoscapolare, piccolo rotondo) che contribuiscono in maniera importante alla stabilità della spalla.
Per disordini temporomandibolari si intendono tutti quei disturbi che riguardano quest’articolazione che collega la mandibola all’osso temporale del cranio.
Il mal di testa è una condizione dolorosa localizzata all‘interno del capo o nella parte superiore del collo.
L’osteoporosi è una patologia legata all’invecchiamento, particolarmente frequente nel genere femminile per questioni ormonali.
Il termine frattura indica una perdita della continuità ossea. Ci sono varie tipologie di frattura e si dividono inizialmente in due grandi categorie...
La contrattura muscolare consiste in un aumento involontario e permanente del tono muscolare di uno o più fasci muscolari.
L’artrosi è un disturbo che può coinvolgere tutte le articolazioni caratterizzato da degradazione cellulare, alterazione dei sistemi di riparazione e perdita della funzione articolare.
Tendinopatia è il termine che viene utilizzato per descrivere qualsiasi sofferenza a carico di un tendine. Essa è caratterizzata da un’anomala risposta di guarigione del tendine a seguito di un sovraccarico...